Quella ad Angkor Wat, tra i templi millenari, è una delle tappe più emozionanti di ogni viaggio in Cambogia. Questo splendido sito patrimonio UNESCO è sì diventato mainstream, ma decisamente impossibile da saltare.
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Angkor Wat è uno dei più importanti siti archeologici del mondo e il più importante del sud-est asiatico. L’enorme parco di 400 chilometri quadrati racchiude i resti di templi, fortificazioni, opere idrauliche e strade delle diverse capitali dell’impero Khmer tra il IX e il XV secolo. Si trova poco distante dalla città di Siem Reap, che offre anche altri interessanti siti da visitare.
Se vuoi visitare il complesso con un tour guarda qui.
Visitare il complesso è un’impresa che prende almeno una giornata intera. C’è chi lo visita in tre giorni, chi ci passa una settimana, ma nel mio caso ci abbiamo passato il tempo che va dall’alba al tramonto, letteralmente. E secondo me è più che sufficiente (tre giorni mi sembrano una perdita di tempo, quando ci sono così tante altre cose da vedere).
Il prezzo del biglietto è aumentato in maniera spaventosa da quando ho visitato io Angkor Wat. Ora per una giornata il costo è di US$37, per tre giorni US$62 e US$72 per una settimana e si fa all’ingresso principale del complesso.
Per girare tra i vari templi ci sono due opzioni: noleggiare una bicicletta o affittare un tuk tuk con autista per la giornata. Andare a piedi è impossibile viste le distanze enormi tra i vari templi. Se decidete di trascorrere ad Angkor Wat una sola giornata andate con l’opzione tuk tuk che vi garantirà spostamenti più veloci e soprattutto mirati. Senza contare che il clima è quasi sempre caldo e afoso e pedalare con 35 gradi e il sole allo zenit forse non è il massimo. Il vostro tuk tuk vi accompagnerà all’ingresso di ogni tempio e vi aspetterà all’uscita. Inoltre potrà anche suggerirvi gli itinerari migliori o raccontarvi qualcosa del posto. La visita è piuttosto stancante, perché camminerete ininterrottamente su e giù per i templi (a volte c’è addirittura da scalare), quindi andate preparati.
I templi da non perdere sono:
ANGKOR WAT
Uno degli spettacoli più belli che offre Angkor Wat è l’alba sul tempio principale che si riflette strategicamente sul laghetto di fronte.
La levataccia ne varrà sicuramente la pena e vi permetterà anche di iniziare l’esplorazione dei templi di buon’ora, evitando la folla che troverete più in là nella mattinata. Certo, non pensate che sarete gli unici furbacchioni ad avere questa incredibile idea, ma onestamente io non ho trovato così tanta gente in generale durante la mia visita ai templi, nel 2011. Ho visto foto recenti su Google in cui la folla è indescrivibile (tipo questa o questa), perché apparentemente il sito ha visto aumentare la sua popolarità di anno in anno. Il mio consiglio è di andare in bassa stagione, a questo punto.
Questo è l’edificio religioso più grande del mondo, è circondato da un enorme fossato, cortili e gallerie concentriche decorate da incredibili bassorilievi e cinque torri centrali.
BAYON
È il tempio “delle facce”. Si trova al centro dell’Angkor Thom, l’antica capitale di Angkor e sui quattro lati delle torri principali che lo compongono sono scolpiti i visi di Jayavarman VII, il re che lo fece costruire.
TA PROHM
Questo è uno dei templi più suggestivi del complesso, ma a differenza di altri questo non è stato reso accessibile ai turisti. Convive con radici di alberi secolari che si sono intrecciate con le pietre fino a divenire un tutt’uno. Inoltre è il tempio reso famoso da Tomb Raider, è qui che sono state ambientate alcune scene del film.
PHNOM BAKHENG
Abbiamo lasciato questo tempio per ultimo, perché si trova su una collina dalla quale si può vedere il tramonto sull’intero complesso. Si raggiunge tramite un sentiero nella foresta e si arriva al tempio.
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Ciao Sara! mi sto rimettendo in pari col tuo blog e questo post cade a fagiolo perché vorrei proprio andare ad Angkor Wat a ottobre (lavoro e soldi permettendo!). Tu consiglieresti quindi solo la visita giornaliera? O al massimo i 3 giorni? Di sicuro la settimana no. non ha senso…
Grazie per il consiglio