I cibi più buoni in giro per il mondo (secondo me)

Che io ami mangiare è cosa ben nota e scovare i cibi più buoni in giro per il mondo è una delle cose che amo fare di più mentre viaggio. Io assaggio tutto, provo ogni piatto, specialmente se particolare. Amo anche andare nei supermercati locali e trovare prodotti mai visti prima da riportare a casa. Ho sempre avuto la fissa di fotografare il cibo (già, addirittura prima dell’avvento di Instagram), perché per me è importante documentare anche il lato mangereccio della situazione.

Qui di seguito vi faccio vedere quali sono i cibi che ho amato di più in giro per il mondo, quelli che mi sono rimasti più impressi finora e che dovreste provare anche voi se capitaste in zona! Solitamente non frequento ristoranti stellati, anzi, spesso vado nei locali dove vanno quelli del posto e amo mangiare dalle bancarelle di street food. È lì dove trovo il cibo più buono e autentico, spesso orribile da vedere (soprattutto quello del sud est asiatico o indiano), ma incredibilmente delizioso!

Non ho incluso nessun cibo italiano, altrimenti avrei dovuto riportare quasi tutti i piatti della nostra tradizione e non mi sembrava un argomento interessante, visto il pubblico. La cucina italiana è la mia preferita in assoluto (insieme a quella giapponese) e che tristezza infinita è vivergli così lontana.

Piccolo disclaimer: non sono vegetariana e mangio tutti gli animali, dai cavalli agli agnellini passando per quelli strani come il coccodrillo o le rane, ma rispetto chi è vegetariano o vegano e mi aspetto lo stesso, ognuno sia libero di mangiare quello che cavolo gli pare.

 Il pão de queijo brasiliano è qualcosa di incredibile. Credo fermamente che sia una delle cose che mi piacciono di più al mondo. Solitamente si mangia per colazione con il caffè, ma io lo mangio tranquillamente a tutte le ore. Se vivessi in Brasile non credo riuscirei a regolarmi e probabilmente ne mangerei fino a odiarlo.

 

 

 

I cibi più buoni del mondo sara caulfield

Altro street food tipico del Brasile è la coxinha e cioè delle polpette ripiene di pollo e fritte. Io sono una fan sfegatata di qualsiasi cosa sotto forma di polpetta e amo all follia la coxinha.

 

 

 

 

Come il Brasile, anche il Portogallo è patria di polpettine squisite. I pastéis de bacalhau, ovvero polpette di baccalà, sono qualcosa di meraviglioso. Si trovano in qualunque tavola calda o bar in giro per le città e costano pochissimo.

 

 

 

Se parlo di Portogallo non posso non menzionare i famigerati pastéis de Belém. Personalmente preferisco il salato al dolce, non impazzisco per torte e cioccolatini, ma queste tartine sono una delle cose dolci che amo di più al mondo. Si trovano spesso anche in Asia col nome di “egg tart” e per questo ringrazio caldamente gli antichi esploratori portoghesi che li hanno diffusi.

 

Rimaniamo in tema di dolci e parliamo delle fritule che possiamo trovare in Croazia. Sono essenzialmente palline di pastella fritta, un po’ come le nostre castagnole o come le oliebollen olandesi e come tanti altri dolci chiamati in nomi diversi per il mondo, perché esiste una cosa quasi identica anche in India. Non importa come si chiamino o da dove vengano, sono super buone. Queste le ho prese a Zagabria ed erano appena state fatte. Paradiso.

 

 

 

 

 

 

Sulla stessa tipologia c’è il bambalouni, che mangiavo avidamente per le strade di Sidi Bou Said in Tunisia. Una ciambella di pastella fritta e ricoperta di zucchero, non aggiungo altro.

 

 

Se continuiamo a parlare di dolci come non menzionare il quasi mitologico beaver tail mangiato a Banff, Canada? È qualcosa di indescrivibile, una delle cose più buone mai mangiate. È una lingua di pastella fritta (che a loro ricorda la coda di un castoro, da qui il nome “beaver tail”) ricoperta di diversi topping. Io, per rimanere leggera, ho preso quella con Nutella, Smarties e burro di arachidi. Sogno di tornare in Canada quasi solo per poterne mangiare di nuovo uno.

 

 

 

 

 

Restiamo in Canada, dove prendono la colazione piuttosto seriamente. Non dimenticherò mai e poi mai le colazioni fatte lì a base di pancake, bacon, uova e salsicce. Tutte le mattine. Se vivessi lì probabilmente morirei di colesterolo.

 

 

 

Sempre in Canada ricordo con amore e commozione quel fantastico moose burgerburger di alce dal sapore indescrivibile che ho mangiato in mezzo alle montagne dell’Alberta. Una vera gioia.

 

 

 

A Stoccolma, in Svezia, invece ho provato la renna per la prima volta e devo dire che mentre assaporavo quella carne delicata e tenera mi sembrava di aver visto la madonna. Imbattibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo qui era filetto di canguro in Australia a Sydney. Non avrei mai creduto di mangiare del canguro, ma quando l’ho visto sul menu non ho resistito. E ho fatto bene, perché era squisito.

 

 

 

 

 

 

Le costolette di facocero (warthog ribs) che fanno in Sud Africa a Cape Town in un posto che si chiama Arnold’s sono la fine del mondo. Non le scorderò mai, soprattutto perché la location è meravigliosa, ai piedi della Table Mountain con una vista splendida.

 

 

 

Se si parla di ciccia non può mancare la carne di Kobe, una cittadina del Giappone, nota per produrre una delle carni più buone e più costose del mondo. E infatti. Quando ci ripenso ho l’acquolina in bocca. Se andate a Kobe dovete assolutamente provarla.

 

 

 

Come non menzionare il crocodile burger, il burger di coccodrillo mangiato in Vietnam? E infatti ne parliamo. Morbido e saporito, super buono!

 

 

 

 

Continuo con le pietanze esotiche, quindi ecco le rane in padella e ripiene di maiale delle Filippine. Fantastiche.

 

 

 

 

Questo enorme e bruttissimo, ma comunque meraviglioso kebab è opera degli Halal Guys (ne avevo parlato qui) un banchetto per le strade di New York. Posso affermare con certezza che questo wrap si posiziona senza dubbio nella mia top10 personale dei cibi preferiti. Non so come si possa creare qualcosa di così delizioso. Boh.

 

 

 

 

 

 

 

I cibi più buoni del mondo sara caulfield

Same same, but different il mio amico gyros in Grecia. Recentemente sono stata ad Atene e i gyros al maiale con patatine sono stati la mia fonte di sussistenza per circa il 90% dei pranzi e cene. Li amo tantissimo, fondamentalmente amo qualsiasi cosa richiami il kebab.

 

 

 

 

 

 

 

In Repubblica Ceca, sono rimasta sconvolta dalla bontà del mega prosciutto di Praga che arrostivano in piazza Venceslao e che vendevano a fette, da accoppiare a meravigliose patate col bacon, da accoppiare a loro volta alla loro buonissima birra. Spettacolare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I cibi più buoni del mondo sara caulfield

Ovviamente poi lì accanto c’è il banchetto di quelli che fanno il trdelník e che fai, non te lo prendi? La cucina della Repubblica Ceca mi ha fatto innamorare, praticamente amo tutto.

 

 

 

 

 

 

Se parlo di cibo ceco, non posso non menzionare quello della Germania, che amo follemente. Lo stinco di maiale con patate è un classico irrinunciabile ogni volta che passo di lì.

 

 

 

 

Stessa cosa per la wiener schnitzel quando sono in Austria. Non importa quanto sia grande, io riesco sempre a finirla tutta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I cibi più buoni del mondo sara caulfield

Il cibo del Regno Unito non mi fa impazzire (anche perché che hanno di buono?), ma sono una fan delle pies da sempre e lì ne sanno a pacchi. Sono buonissime e le trovo mille volte più gustose dello stra-unto fish & chips.

 

 

 

La fonduta al formaggio che ho mangiato a Ginevra in Svizzera non la dimenticherò mai in tutta la mia vita.  Che c’è di meglio di stare sul lungo lago e immergere pezzetti di pane croccante nel formaggio fuso? Non saprei.

 

 

 

 

 

 

 

Come forse si sarà capito non amo particolarmente il pesce, sì, lo mangio, ma se c’è la carne non mi pongo il problema e mangio la carne. Però ci sono un paio di eccezioni, tipo l’aragosta mangiata a Boston, strambamente accoppiata a una pannocchia (vabbè, ma sono americani, dai) con la carne tenera e dolce da immergere nel burro sciolto. Ciao ciao, insomma.

 

 

Oppure queste, le capesante fritte al porto di Seattle. Anche loro finiscono nella top10 dei miei cibi preferiti di sicuro. Una cosa indescrivibile, croccanti fuori e morbide dentro, mai mangiate così altrove.

 

 

 

 

Non volevo menzionare il solito hamburger americano, ma quello di Shake Shack per me è il può buono del mondo. Negli Stati Uniti ne ho provati tantissimi, compresi quelli famosissimi di In&Out (comunque molto buoni), ma come Shake Shack non ce n’è. Ovviamente non possono mancare le patatine al formaggio accanto.

 

 

Ultima menzione americana va al clam chowder di San Francisco. Si potrebbe brutalmente tradurre come zuppa di vongole, ma gli si farebbe un torto di sicuro. La cremosità e la delicatezza del clam chowder è unica al mondo, bisogna provarla.

 

 

 

Spostandoci in India devo assolutamente parlare del dosai, una specie di crêpe salata (e molto unta) che si inzuppa nel chutney, le salsine indiane. È tipico del sud dell’India e può essere servito semplice, con l’uovo (il mio preferito), col masala eccetera. Lo mangiano per colazione o cena, ma io in India (e anche qui a Singapore) lo mangio a tutte le ore.

 

 

Un altro cibo che amo tantissimo dell’India e che trovo facilmente ovunque anche qui a Singapore è la prata. Anche questa una specie di foglio di pastella finissimo che viene ripiegato in quattro mentre viene cotto su un piastra piena di burro. Pure questa può essere ripieno di vari ingredienti, la mia prata preferita è quella con l’uovo dentro e quella con burro e zucchero.

 

 

 

 

Ora parliamo di loro, i coconut pancake della Thailandia. Li amo, li mangerei sempre, sono tra i miei cibi preferiti nel mondo in assoluto. Sono fatti di pastella e cocco e cotti su una piastra particolare che gli conferisce questa forma di mezza sfera. Li ho trovati solo in Thailandia e sono l’unico motivo che mi spinge a tornare in quel paese.

 

 

 

 

 

 

Un altro dolce particolare è il kueh dadar, un dolce della Malesia formato da una crêpe al pandan che avvolge una farcitura di zucchero e cocco. Buonissimo davvero.

 

 

 

 

 

cosa fare a george town penang sara caulfieldE sempre in Malesia un altro cibo che mi ha lasciata inaspettatamente a bocca aperta è stato il coconut ice cream che vendono a Penang. Non è un semplice gelato al cocco! Viene servito in metà noce di cocco con gelato al cocco (duh!), mais, cubetti di gelatina di cocco e altri ingredienti che si possono scegliere sul posto. Una cosa stranissima, ma goduriosissima.

 

 

 

Se parliamo di pandan un pensiero speciale va alla mitica pandan cake, una tortina chiffon suuuuuper soffice e morbida al gusto di pandan, che le conferisce il colore verde e un sapore che non saprei mai descrivere. Diffusa in tutto il sud est asiatico.

 

 

 

 

Parliamo ora di dumplings. Quelli per eccellenza, i miei preferiti per sempre nel mondo e nell’universo sono gli xiao long bao al maiale di Din Tai Fung, una catena di ristoranti di Taiwan, presente in tutta l’Asia. Sono una cosa impossibile, non possono essere veri. Fortunatamente abbiamo una marea di Din Tai Fung a Singapore, così non ne sento mai la mancanza. Anche il riso saltato con maiale e i noodles col manzo sono assolutamente degni di nota e non mancano mai nel mio ordine al ristorante.

 

 

Altri dumplings che mi sono rimasti nel cuore sono quelli al maiale fritti di Yang’s a Shanghai. Una meraviglia, un must di tutti i miei viaggi in Cina.

 

 

 

 

Per un vero autentico cibo locale bisogna andare a Temple Street a Hong Kong e provare il riso nella ciotola di pietra. Quando arriva al tavolo bisogna aprirci un uovo sopra e mescolare velocemente il tutto. Una bomba.

 

 

 

 

 

Per quanto riguarda i noodles invece nessuno batte il mio piatto di noodle preferiti, ovvero il char kway teow. I migliori in assoluto li ho mangiati a Penang, un’isola della Malesia e nel Brunei. Orribili alla vista, ma paradisiaci in bocca. Meraviglia.

 

 

 

Assolutamente degno di nota è il BBQ coreano, ultra famoso in Corea del Sud. Lo stesso concept è famoso in Giappone, si chiama yaki niku e consiste nel cuocere gli ingredienti vari, tra cui la carne che la fa da padrona, su una piastra incassata nel tavolo.          La carne per questo tipo di barbecue è particolarmente tenera e saporita, un tripudio di bontà.

 

Per ultimo, ma assolutamente non per importanza, il sushi. Ma quello mangiato in Giappone. Solo lui. Il sushi vero, con tanto pesce crudo sopra, poco riso sotto e con la perfetta quantità di wasabi nel mezzo. La perfezione.

 

 

 

 

 

 

Voi avete dei cibi preferiti mangiati durante i vostri viaggi? Avete mai provato uno di quelli da me menzionati? Fatemi sapere nei commenti!

12 thoughts on “I cibi più buoni in giro per il mondo (secondo me)

  1. Sara non potrei essere più contenta di questo post! Per me viaggiare è uguale a cibo nuovo da scoprire anche se non mangiando carne ho limitazioni ! Non ti ho mai sentito parlare di sushi pensavo non ti piacesse !
    P.s. Sono mirtilla 😂😂😂

    1. Ma ciao! Eccome se amo il sushi! Solo che all’estero non mi soddisfa mai e quindi non lo mangio spesso 🙁

  2. Avendo vissuto in Giappone, ho provato quasi tutte le specialità della cucina giapponese, però niente batterà mai il sushi mangiato a Tsukiji. Pura goduria. Adoro anche tutti i tipi di okonomiyaki e takoyaki.
    Nella mia lista di cibi preferiti aggiungerei ancora il mattar paneer, il naan, i pierogi polacchi, il Massaman curry, qualsiasi piatto della cucina messicana e gli scones inglesi con la clotted cream.

    Sempre bellissimo il tuo blog.

    Giulia

    1. Assolutamente! Quel sushi a Tsukiji delle 6:30 di mattina è memorabile! E che fame adesso!

  3. Due anni fa sono andata a New York e i bagel che ho mangiato lì me li sogno pure la notte.
    E poi sempre lì ho provato l’aragosta per la prima volta, e devo dire che sia il mac&cheese&lobster sia la lobster bisquet meritano veramente tanto. Ma tanto davvero.

  4. Il mio cibo preferito in assoluto è quello Georgiano *.* Khachapuri e Khinkali a chili ogni volta che passo da Tbilisi, annaffiati dal vino georgiano e dalla tipica bevanda al dragoncello, che sembra radioattiva ma mi piace tantissimo!

  5. sto praticamente leggendo tutto il blog..fantastico..piccolissimo appunto..non si può andare a New York e non mangiare gli Hot Dog ad ogni angolo di strada..salutari zero..ma è d’obbligo!!

  6. Mi hanno molto incuriosito i pastéis de Belèm di cui hai postato tante storie…e li ho trovati surgelati da Picard, non ci crederai: buonissimi!! Provare per credere anche se dovrò andare in Portogallo per assaggiarli sul posto..
    Buon prossimo viaggio speriamo presto
    Flavia

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