Sembra assurdo, ma fare un giro nel principato di Liechtenstein era una mia fissa da anni. Tornata a vivere in Europa finalmente sono riuscita a smarcare questo mini paese dalla mia lista.
Ve lo dico subito: in Liechtenstein c’è pochissimo da fare, quindi un giorno basta e avanza. Noi abbiamo colto l’occasione per fare poi un giro di tre giorni tra Liechtenstein e Svizzera.
Il Liechtenstein è un principato lungo 25 km tra Austria e Svizzera. È noto per i castelli medievali, i paesaggi alpini e i paesini collegati da reti di sentieri. La capitale Vaduz è uno dei più floridi paradisi fiscali al mondo, con tantissime aziende che decidono di stabilire lì la loro sede.
Siamo arrivate la sera prima e abbiamo alloggiato in un adorabilissssssimo albergo 100% stile montanaro poco fuori Vaduz sulla montagna con una vista mozzafiato sulla valle, l’hotel Oberland. La colazione della mattina dopo è stata favolosa, la sala era super accogliente e il servizio veramente gentile con la signora che faceva i cappuccini.
Presa la macchina siamo scese a Vaduz dove abbiamo viste le poche attrazioni che offre la capitale, tra cui la cattedrale di San Florin e da lì abbiamo camminato verso il centro attraversando il corso principale.
Lì ci attendeva il meraviglioso Kunstmuseum Liechtenstein, il museo nazionale d’arte moderna e contemporanea, che, da solo, è valso tutta la giornata. Contiene opere di arte moderna e contemporanea, appunto, mirabilmente mixate con pezzi classici e antichi.
Dal corso siamo andate a piedi al castello, una passeggiata in salita di una ventina di minuti. Il castello di Vaduz è la residenza ufficiale dei principi del Liechtenstein e, per questo, con mio sommo disappunto, non visitabile. È arroccato sulla collina e sovrasta la città di Vaduz. Purtroppo non è chissà che attrazione imperdibile, perché da fuori non è nemmeno così interessante.
Riscese al corso di Vaduz abbiamo approfittato delle bancarelle di street food del sabato per mangiare un piatto tipico del Liechtenstein (ma anche di tanti altri posti, a mio avviso lol). Tutto ottimo comunque.
Sul corso c’è la posta col suo museo di francobolli, che però noi non abbiamo visitato, perché chiuso (anche se fosse stato aperto non credo avrebbe attirato la mia attenzione), ma una cosa carina che fanno lì e al negozio ufficiale di souvenir/nonché tourist information point, è apporre il timbro del Liechtenstein sul passaporto. Non potevo esimermi dall’avere il passaporto col timbro del Liechtenstein.
Abbiamo ripreso la macchina guidando senza una vera meta e ci siamo imbattute in un paesino poco distante da Vaduz, Eschen, attratte dalla fiera paesana e dalle mucche, pecore e dagli altri animalini presenti. Carino, per una mezz’ora massimo, eh! Come una vera festa di paese si poteva mangiare, bere, accarezzare gli animali, guardare le bestie sfilare nella loro beauty competition.
Da lì ci siamo mosse verso Malbun, un importante zona vacanze del Liechtenstein. In estate piena di percorsi da trekking sulla montagne e d’inverno ricca di piste sciistiche. Le strade che portano a Malbun sono davvero belle, tortuose che salgono sulla montagna e il panorama è super. La zona è piacevolissima da visitare, piccola, raccolta e caratteristica. Ci siamo fermate a fare un secondo pranzo in una baita, giustamente.
Prima di attraversare il confine per passare in Svizzera ci siamo fermate a Balzers per vedere la chiesa del paese e il castello, che, anche qui, abbiamo trovato chiuso.
Il Liechtenstein, sia chiaro, non è una meta da visitare assolutamente, a meno che siate come me e vogliate andare a vedere tutto, a prescindere. Se però siete in zona e avete un giorno in più, potreste passarlo in Liechtenstein a fare un piacevole giretto.
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