Il Madagascar (e Nosy Be) è sempre stato in cima alla mia Travel Bucket List e poche settimane sono riuscita a coronare questo sogno. Ho trascorso una settimana a Nosy Be, l’isola più grande del Madagascar (Nosy vuol dire isola e Be vuol dire grande) e ora ti racconto cosa puoi fare e vedere sull’isola. Per contatti vari o per dare un’occhiata a cosa ho fatto e visto io puoi dare un’occhiata alle mie storie in evidenza “Madagascar” su Instagram.
Quando andare
Io sono stata a inizio giugno ed ho trovato un clima perfetto! Sole e caldo, ma non caldissimo. La stagione migliore va da marzo a novembre. Dicembre, gennaio e febbraio sono i mesi piovosi, durante i quali la pioggia potrebbe non smettere per giorni. Inoltre da agosto a ottobre arrivano balene e squali balena, quindi un’occasione unica per visitare l’isola!
Dove dormire
Io ho alloggiato all’Exora Beach Hotel che si trova nella parte occidentale dell’isola e da dove goderti i tramonti più belli. Il personale è gentilissimo, il cibo davvero tutto ottimo e fatto in casa, oltre alla piscina, ha anche accesso diretto alla spiaggia. Le stanze sono grandi, confortevoli e pulitissime. Mi sono trovata davvero bene e te lo consiglio. Per goderti il massimo del tuo stay a Nosy Be prenota assolutamente un hotel sul mare!
Escursioni
È fondamentale organizzare le escursioni alle isole intorno a Nosy Be attraverso delle agenzie locali che ti verranno a prendere in hotel via mare e ti riporteranno indietro a fine giornata. Io sono stata con Mada In Travel a Iranja, Komba e Tanikely e con Nosy Be Magic a Sakatia. Stra consigliati entrambi, gentili, preparati e soprattutto vi porteranno nei posti meno conosciuti o comunque lontano dalle masse. Entrambi ti forniranno l’attrezzatura necessaria per lo snorkeling.
Assicurazione
Mai e poi mai partire senza una buona assicurazione di viaggio per coprire eventuali spese, soprattutto quelle sanitarie. Io ti consiglio quella che uso io e con la quale mi trovo bene: Heymondo. Se vai su questo sito avrai il 10% di sconto su qualsiasi polizza per qualsiasi destinazione nel mondo. Per ulteriori informazioni riguardanti l’assicurazione ho scritto un articolo e lo trovi qui. Non sono necessarie vaccinazioni o profilassi antimalarica, ma per scrupolo senti il parere del tuo medico.
Nosy Be
Nosy Be è l’isola più grande del Madagascar (dopo l’isola principale) e, nonostante il mare non sia il più bello che c’è, ci sono comunque parecchie cose da fare.
Mahatsingo Sacred Tree: l’albero sacro di Mahatsingo fu piantato nel 1836 da commercianti indiani come regalo alla regina di qui Sakalava Tsiomeko. È un albero di Fucus religioso, ha una superficie di 5000 mq tra rami e radici e qui le persone vengono a pregare, qui esprimono i loro desideri e vengono a portare le offerte (miele, rum, monete o tessuti bianchi e rossi). Per le richieste e gli eventi più grandi invece si porta in sacrificio uno zebù. Gli sposi spesso si recano qui per esprimere i loro desideri e richiedere la benedizione degli antenati.
Andilana Beach: sicuramente non la mia spiaggia preferita (ma perché i larghi spiaggioni di sabbia con gli ombrelloni non sono il mio), però ve la menziono, perché sicuramente a qualcuno può interessare, visto che comunque è considerata la spiaggia più bella di Nosy Be.
Laghi: Nosy Be è un’isola vulcanica che ha dato vita a numerosi laghi, come Andjavibe e Bemapasa. Sono zone tranquille e immerse nella natura, ma ricordate che qui in tutti i fiumi e laghi troverete i coccodrilli!
Mont Passot: con i suoi 326mt di altezza Mont Passot è il monte più alto di Nosy Be e soprattutto un posto bellissimo da dove ammirare tramonti mozzafiato a 360 gradi con vista sull’isola e sulle isole vicine. Un consiglio per goderti al 100% i tramonti africani. Una volta che il sole è sceso aspetta 20/30 minuti e vedrai arrivare in cielo quell’inconfondibile rosso fuoco. Parlando di cielo non dimenticare di cercare la Stella del Sud quando fa buio, è visibile solo da questo emisfero.
Lokobe National Park: qui ci sono arrivata pagaiando sulla piroga, una delle loro imbarcazioni tipiche, perché è l’unico modo per raggiungere il parco nazionale di Lokobe. Se volete vedere il VERO Madagascar, selvaggio e vergine venite qui. Impossibile da visitare senza una guida, qui troverete animali selvaggi che vivono in questo posto incontaminato. Lemuri notturni, camaleonti, serpenti, ragni e rettili vari. Non dimenticarti di immergerti nel repellente insetti, perché è, ovviamente, pieno di zanzare & co.
Ambatozavavy: questa è una tappa che farai per andare e tornare da Lokobe. Si tratta di un villaggio di pescatori meraviglioso e se sarai fortunat* potrai imbatterti nei ragazzi che tornano a riva con le barche e col pescato del giorno. Uno spaccati di vita quotidiana meraviglioso.
Hell Ville: è la città più grande di Nosy Be, è bello farci una passeggiata per vedere come vive la gente qui e per fare un giro al mercato aperto tutto il giorno.
Sambatra Beach: ti consiglio il Sambatra per una cena al tramonto o per alloggiare in un ambiente tipico. Ottimo cibo e personale gentile, nonché la proprietaria Elisabetta e suo marito Ian sono due persone fantastiche!
Nosy Tanikely
Probabilmente la mia isola preferita perché tutto attorno c’è una barriera corallina pazzesca! Le agenzie ti porteranno a fare snorkeling in una zona con la barca, ma io ti consiglio anche di farlo di fronte alla spiaggia. È lì che ho visto piú animali marini! Razze, tante tartarughe, polpi belli grossi, taaaantissimi pesci grandi e piccoli, medusine (qui non sono urticanti) e soprattutto il raro squalo leopardo che mi è venuto a nuotare a pochissimi centimetri!
Nosy Komba
In combinazione con Tanikely c’è anche l’escursione a Komba, chiamata l’isola dei lemuri e della vaniglia. Se vi interessa compratela qui, perché costa pochissimo ed è di ottima qualità.
Nosy Iranja
Questa è un’isola da sogno. Sabbia bianca e acqua cristallina. Inoltre quando c’è la bassa marea vedrai che in realtà sono due isole collegate da una lingua di sabbia che viene invece coperta quando l’acqua sale. Le maree in Madagascar sono imponenti e in poche ore possono cambiare del tutto il paesaggio. C’è un leggero hike da fare per arrivare al faro e vedere la lingua di sabbia dall’alto.
Nosy Antsoha
Qui ci si ferma sulla via per Iranja. È una bellissima piccola isola disabitata dagli umani, ma PIENA di lemuri. Purtroppo per incrementare il turismo i lemuri vengono in un certo senso sfruttati ovunque in Madagascar (tranne a Lokobe, perché essendo selvaggi non si avvicinano all’uomo, ma rimangono sugli alberi) e per farli avvicinare ai turisti gli vengono offerte delle banane. Tuttavia ho letto che le banane non fanno parte dell’alimentazione originale dei lemuri e che il consumo di questo frutto ha creato a molti di loro casi di diabete. Inoltre se ogni turista ogni giorno gli dà da magiare delle banane pensate a quante ne ingeriranno ogni giorno. Per questo vi sconsiglio di avvicinarli in questo modo. Purtroppo ormai i lemuri sono totalmente abituati a questa pratica e, nella speranza di beccare cibo, vi salteranno comunque addosso. Sconsiglio anche il toccare animali selvatici, sono selvatici for a reason! È carino fargli una foto, ma di base lasciateli in pace.
Nosy Sakatia
Anche Sakatia mi è piaciuta tanto perché qui è possibile fare snorkeling con le particolari tartarughe verdi. Queste tartarughe posso raggiungere dimensioni importanti (ne ho viste alcune veramente grandi!) e il loro colore è determinato dalle piante e germogli marini che mangiano sul fondo dell’oceano. Inoltre il pattern sul loro guscio è stupendo! Il fondale qui è sabbioso, quindi non troverai la varietà di pesci che si vede a Tanikely, ma il nuotare con queste tartarughe basta e avanza!
Su Sakatia si può fare anche un trekking molto bello che ti porta dalla parte opposta dell’isola in una spiaggia privata dove solo Nosy Be Magic potrà portarvi!
Spero che questa guida ti sia utile e buon viaggio!
Come ultima cosa ti invito a seguirmi sul mio profilo Instagram @saracaulfield, per non perderti le mie prossime avventure ✈️
Questo articolo è il collaborazione con Nosy Be Regional Tourism Office e Mantaly Transp’Or.