Ho visitato Seattle un paio di volte per lavoro e un’altra per piacere come tappa prima di raggiungere Vancouver e il Canada (a sole tre ore di macchina) e devo dire che ne sono rimasta davvero entusiasta. Si è infatti subito piazzata tra le mie città americane preferite, insieme a New York, Boston e San Francisco. Seattle è figa, grunge e americana, ma anche in un certo senso europea, con le sue mille caffetterie e librerie antiche. È relativamente piccola e a misura d’uomo la si gira benissimo a piedi e in un paio di giorni si riesce a visitare tutto.
La chiamano la “Emerald City”, la città smeraldo, per via del verde rigoglioso che si estende tutto intorno a lei, richiamando anche il motto dello stato di Washington che la ospita che recita “the Evergreen State”, cioè lo stato sempre verde. Insomma, ci stanno un sacco di alberi, questo è sicuro.
1. Space Needle
Lo abbiamo visto e rivisto in Grey’s Anatomy sotto ogni inquadratura, lo Space Needle è una tappa fondamentale di ogni viaggio a Seattle. Costruito in occasione dell’Expo del 1962, si tratta di una torre alta 184 metri diventata il simbolo della città. Alcuni lo trovano brutto, ma a me piace proprio perché diverso dalle solite torri con osservatorio che si trovano di solito nelle città e poi sembra davvero qualcosa di futuristico e spaziale. Saliti in cima il panorama a 360 gradi su Seattle è meraviglioso e se la giornata è molto limpida la vista arrivava fino alle Cascade Mountains e al Mount Rainier.
2. Pike Place Market
Un altro must imperdibile a Seattle è una sosta al Pike Place Market. Ho amato tanto questo posto, è divertentissimo! Questo mercato ospita un centinaio di bancarelle di pesce, fiori, frutta, verdura e prodotti locali. Al piano -1 si trovano librerie e negozietti vintage che vendono cianfrusaglie e oggetti curiosi. Le bancarelle di pesce sono uno spasso, perché i venditori fanno un vero e proprio show e si lanciano pesci da una bancarella all’altra.
Il simbolo di Pike Place Market è Rachel the Piggy Bank, il salvadanaio a forma di maialina a grandezza naturale che dal 1986 se ne sta di fronte al mercato a raccogliere fondi per i servizi sociali del quartiere. Nella foto qui sotto la abbraccio con gioia (ma vi ho risparmiato la mia faccia molto, molto sorridente) per il mio folle progetto “hugs”, ovvero abbracciare un landmark in ogni paese da me visitato. Un giorno magari ne farò un post. Per mangiare al Pike Place Market c’è l’imbarazzo della scelta: bagel, patatine, carne, pesce, mac&cheese eccetera, tutto fresco e delizioso.
3. Prendere un caffè al primo Starbucks al mondo
Altro luogo simbolo di Seattle è il quartier generale di Starbucks, la prima caffetteria Starbucks al mondo. La famosa catena è nata proprio qui, fondata nel 1971 e questo punto vendita, interamente arredato in legno, è ormai diventato un luogo cult per tutti i turisti che si recano qui per prendere un caffè. L’ho fatto addirittura io che non amo Starbucks né il caffè, ma non potevo esimermi. Celebrato con un’apposita scritta commemorativa, il cafè “Ground Zero” (così lo chiamano) si trova vicino al Pike Place Market. Oltre a Starbucks, Seattle è stracolma di café, ci sarà l’imbarazzo della scelta, lo dice pure Wikipedia: “Seattle is regarded as a world center for coffee roasting and coffee supply chain management. Related to this, many of the city’s inhabitants are coffee enthusiasts; the city is known for its prominent coffee culture and numerous coffeehouses”.
4. Appiccicare una gomma al Gum Wall
Appena fuori il Pike Place Market troviamo il Gum Wall, ovvero un’opera d’arte fatta interamente di gomme da masticare. Il muro appartiene al Market Theater e si dice che la tradizione di appiccicarle sia partita dai ballerini e dagli attori che si esibivano qui in passato e che sia continuata fino ad oggi, tant’è che nei negozietti del mercato vengono venduti pacchetti di gomme colorate per lasciare la propria firma. Io avevo la mia di gomma e ho voluto lasciare anche io il mio segno!
5. Fare il giro della baia in ferry
Anche se a prima vista può sembrare la classica cosa da turisti, è stata un’ottima occasione per vedere Seattle dal mare, scattare delle belle foto e conoscere qualcosa di più sulla storia della città. E poi si possono anche vedere i leoni marini prendere il sole sulle boe, direi motivo fondamentale per fare un giro. Le imbarcazioni partono dal molo 55 del Waterfront, raggiungibile scendendo le TANTE scale alle spalle del Pike Place Market.
6. Passeggiare per il Waterfront
In una città come Seattle l’elemento principale è l’acqua e quale punto migliore per apprezzarlo se non il lungomare? Il Waterfront è il posto perfetto per una passeggiata tra i negozietti caratteristici, i ristoranti di pesce e le pittoresche barche del porto. Non manca il divertimento con il molo e la ruota panoramica del pier 57, da cui ammirare un panorama mozzafiato.
7. Mangiare pesce fritto da Ivar’s
Al Waterfront non lasciatevi scappare un pranzetto da Ivar’s, un fast food di ottimo pesce fritto. Io ci sono stata più volte, perché mangiare lì è un sogno, tutto super fresco e, nonostante sembri il regno del fritto, non è affatto pesante. Ti servono il pesce su un letto di patatine e ti riempiono di salse. Qui sotto ci sono i miei preferiti: le capesante (forse nella top 10 delle cose più buone mai mangiate nella mia vita, sono seria, le avevo inserite anche nel mio post i cibi più buoni in giro per il mondo), i gamberetti e i filetti di salmone.
8. Mangiare i bagel
Rimaniamo in tema cibo (uno dei miei temi preferiti di sempre, lo sapete) e parliamo dei bagel che fanno a Seattle. Parliamone. Qui sotto ci sono i pizza bagel col salame piccante (come li chiamano in America i “pepperoni pizza bagel”) degli Einstein Bros. Bagels che mi sogno ancora la notte, vi giuro. Sono da volare via.
Più in basso ci sono dei breakfast bagel che ho mangiato a colazione al Pike Place Market con bacon, uovo e formaggio, squisiti. Notare il tocco di classe del giornale sullo sfondo in cui si parla dei Nirvana, proprio a Seattle, giustamente.
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Lo Space Needle assomiglia un po’ al fungo dell’ EUR eh.)))