Sempre per la storia che mi piace andare nei posti meno battuti dai più, qualche mese fa ho trovato un biglietto aereo a €15 per Timisoara e sono volata in Romania per sole 24 ore. Anche se onestamente per vedere Timisoara ce ne vogliono anche meno.
Chiariamo subito, la città è carina e a me è piaciuta, MA è davvero piccolissima e non c’è granché da vedere, se non due piazze, tre chiese e qualche palazzo. In mezza giornata si gira tutta.
PIAZZA VICTORIEI
Piazza Victoriei si trova pochi metri fuori dalle mura della città ed è uno degli esempi di come vari stili architettonici coesistano in città. Gli edifici più importanti sono senza dubbio l’Opera e la Cattedrale Mitropolitana Ortodossa che si trovano agli estremi della piazza. Al centro svetta la replica della mitica lupa capitolina, donata a Timisoara da Roma stessa.
La Cattedrale Mitropolitana Ortodossa mi ha dato subito delle Dracula vibe, da fuori sembra davvero un castello della Transilvania. Dentro invece è una meraviglia dorata in pieno stile ortodosso.
PIAZZA LIBERTATII
A pochi metri di distanza si trova piazza Libertatii, una piazza carina, ma la meno bella secondo me. La piazza presenta un’architettura che parte dallo stile barocco, rococò allo stile architettonico dell’inizio 1900 che s’intrecciano perfettamente sotto la statua di Santa Maria che domina il centro della piazza. C’erano quattro bancarelle e una pista di pattinaggio sul ghiaccio, un po’ triste il tutto, ma ok.
PIAZZA UNIRII
Questa è senza dubbio la mia piazza preferita di tutta Timisoara con la sua espressione barocca e i colori pastello. Il duomo cattolico e la cattedrale ortodossa serba, collocate una di fronte all’altre, danno una chiara idea della tolleranza e del melting pot delle varie etnie in città. La piazza è il luogo delle manifestazioni religiose, delle parate militari e altri eventi politici e culturale di prestigio. Lo stile architettonico principale della piazza è quello barocco che s’intreccia con lo stile classico e quello del 1900.
Si va da una piazza all’altra passando per adorabili stradine costeggiate da palazzi dagli stili diversi, che io ho trovato splendidi. Timisoara è un po’ un mix di stili.
MUSEO BANAT
Il fatto di averlo trovato chiuso per ristrutturazione mi è dispiaciuto tantissimo. Ora, il fatto è che secondo me quel posto è chiuso da millenni e basta. Non sembrava affatto un “chiuso per lavori” (non c’era nemmeno un cartello che lo indicava), ma piuttosto il castello che ospita il museo sembrava decadente e mezzo sfasciato di suo e basta. Interessante da vedere fuori, non oso immaginare quanto sarebbe stato fico vederlo dentro. Pazienza.
MUZEUL CONSUMATORULUI COMUNIST
Una tappa da non perdere è questo piccolo museo situato al piano di sotto di un fighissimo pub per immergersi totalmente in uno spaccato di vita quotidiana romena. Si raggiunge camminando oltre la Cattedrale Mitropolitana Ortodossa e attraversando il canale Bega verso la periferia di Timisoara. Ci sono cimeli dell’epoca comunista e sembra di stare a casa di qualcuno in un periodo che va dal dopoguerra ai primi anni 90. Un posto davvero interessantissimo, ho fatto duemila foto a tutto.
Sulla via del ritorno in centro si passa dal Monastero dell’Ordine della Salvezza, una splendida chiesa bianca dallo stile gotico.
Passiamo ora alle cose serie, ovvero cosa e dove ho mangiato. Per esserci stata solo 24 ore devo dire che me la sono cavata abbastanza bene.
Per colazione (la terza della giornata) a Timisoara, siamo state da Senville, un café carinissimo in pieno centro e ho assaggiato i pogacele cu jumari, uno snack tipico romeno che consiste in delle pallette di pane morbido salate con carne. Molto buono.
A pranzo tappa in uno dei ristoranti più tipici di Timisoara, ovvero Casa cu Flori, adorabile con il suo arredamento cosy, che pare di stare a casa della zia. Ho mangiato una piattone di polenta con carne e salsiccia, affogato nella salsa, nel formaggio e sormontato da un uovo. Una bomba, buonissimo.
Per merenda, ma anche per ingannare un po’ il tempo visto che avevamo esaurito tutte le cose da fare e da vedere, ci siamo fermate da Naeta a mangiare una cosa super tipica della Romania, ovvero i pancake con la Nutella (scherzo, ovviamente). Tutto buono, soprattutto la cioccolata calda, ottima e densa al punto giusto.
La cena l’abbiamo fatta a Casa Bunicii, un tipico ristorante di Timisoara, anche qui arredamento super tipico e cibo super. Ho preso un piatto romeno di collo di maiale cotto in paella e poi cotto ancora in forno con formaggio e bacon con contorno di spatzle al formaggio e funghi. La leggerezza mi contraddistingue sempre. Il tutto accompagnato dalla loro buonissima birra locale, la Timisoreana.
Avendo il volo di ritorno alle 6:40 di mattina io e la mia amica non ci siamo nemmeno messe a prenotare una camera d’albergo per occuparla pochissime ore e visto che siamo young, wild and free (più o meno) abbiamo deciso di rimanere in giro per tutta la notte. Fortunatamente era sabato sera, il che ci ha aperto qualche *poche* opzioni in più. In centro ci sono dei pub che chiudono a mezzanotte, quindi noi abbiamo optato per una discoteca che chiudesse all’alba. Abbiamo aperto Facebook, cercato che eventi ci fossero in zona e abbiamo deciso di andare all’Heaven, una discoteca abbastanza tamarra, dove suonava per l’occasione il famoso (?) DJ romeno Liviu Varciu. Sto ancora ridendo, perché era tutto tragicomico, a partire da noi due che ci avventuriamo a piedi nella isolata periferia romena camminando accanto a case mezze sfasciate, incontrando raramente, per fortuna, brutti ceffi, mentre ogni tanto le macchine ci sfrecciavano a manetta accanto, guardando la finale di Sanremo sull’iPhone di una mentre su quello dell’altra c’era Google Maps, chiedendo indicazioni a ragazzi mezzi sbronzi e puzzolenti di alcol, costeggiando lo stadio nella zona più buia della città e finalmente arrivando alla discoteca per venir squadrate senza pudore dall’alto al basso all’ingresso, perché avevamo decisamente un look poco appropriato per il luogo (jeans, anfibi e giacca a vento ahah), ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo bevuto il drink più orrendo della storia e ascoltato musica altrettanto brutta (se non fosse per un intermezzo di dance anni 90), ma abbiamo ingannato il tempo al caldo da qualche parte fino al momento di andare in aeroporto. È stato divertentissimo.
La mia considerazione finale su Timisoara è che davvero, la città è bellina, ma ci sono pochissime attrazioni e andare lì solo per questo è assolutamente inutile. Ma c’è un però: se, come me, trovate un biglietto andata e ritorno a €15 per una giornata, quindi senza nemmeno spendere soldi per un alloggio allora sì, andateci. Meglio ancora se state facendo un giro della Romania in macchina potete sicuramente farci una tappa per vederla, ma non stateci più di mezza giornata.
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Come invidio la tua capacita’ di prendere e partire, Sara! Sei di ispirazione 🙂
Ma grazie mille, spero sempre di esserlo 🙂
Complimenti per la descrizione del viaggio.
Come si chiamano i ristoranti/locali dove hai mangiato a Timisoara? Ricordi il nome dei piatti tipici? Quanto si spende?